TEATRO PER RAGAZZI

“Ora, il viaggio tra le fiabe è finito, il libro è fatto, scrivo questa prefazione e ne sono fuori: riuscirò a rimettere i piedi per terra? Per due anni ho vissuto in mezzo a boschi e palazzi incantati… Ora che il libro è finito posso dire che questa non è stata un’allucinazione, ma la conferma di quell’unica convinzione che mi spingeva al viaggio tra le fiabe; ed è che io credo questo: le fiabe sono vere.”

Italo Calvino

Peter pan

Capolavoro di James Matthew Barrie, Peter Pan rispecchia sicuramente quelli che sono i problemi delle generazioni di oggi: la fuga dalle responsabilità, l’insaziabilità di avventure, la superficialità nei rapporti. Si tratta di caratteristiche non solo maschili, come ci fa capire lo stesso autore quando, nella prima drammatizzazione del suo romanzo, fa interpretare il ruolo di Peter ad una donna. Ma Peter non è un eroe: il suo fuggire lo rende vulnerabile e insicuro, la sua spavalderia nasconde una profonda tristezza. Come in tutti i nostri lavori, l’insegnamento e la morale lasciano ampio spazio al divertimento con buffi personaggi, musiche e dialoghi con il pubblico che diventa parte attiva dello spettacolo. Così abbiamo voluto proporre, attraverso una fiaba ricca di risate e colpi di scena, lo spunto per un’importante riflessione: impariamo ad ascoltare i nostri “bimbi sperduti” e accompagnamoli per mano lungo quel meraviglioso percorso che è la vita. Crescere è sicuramente l’avventura più bella!

 

Excalibur

L’integrazione, la convivenza e l’accettazione della diversità sono attuali problematiche presenti nella vita sociale dei giovanissimi e anche dei meno giovani. Abbiamo voluto affrontarle proponendo una storia inedita basata sul cosiddetto ”Ciclo bretone”, ossia l’insieme delle avventure che ruotano intorno alla figura di Re Artù. L’intreccio si sviluppa attorno alla mitica Excalibur, la spada di Re Artù, simbolo di potere e di forza, e ai vari tentativi messi a punto dalla malvagia Morgana per entrarne in possesso. Ogni personaggio della storia possiede caratteristiche ben definite, non casuali. Artù rappresenta l’ingenuità, la semplicità e i buoni sentimenti, la dolce e buona Ginevra, originaria di terre lontane, simboleggia la diversità, l’apertura a nuove frontiere. Merlino è naturalmente la saggezza, il valido aiuto dell’esperienza e infine l’intollerante Morgana che individua un razzismo vecchio, obsoleto, d’altri tempi. E’ così che ci auguriamo che il razzismo appaia ai nostri bambini: un sentimento sorpassato che non ha più ragione di esistere.

Arlecchino perduto e ritrovato

Avete mai provato a chiedere ai bambini quali sono le maschere italiane? Indubbiamente la maggior parte di loro non lo sa, o risponde piuttosto vagamente. Le maschere della Commedia dell’Arte sono un patrimonio nazionale di inestimabile valore: i loro lazzi, i loro scherzi e i loro caratteri vengono da una comicità istintiva, popolare, che si nutre con semplicità delle vicende del quotidiano. Questo spettacolo offre alle nuove generazioni, attraverso un testo inedito e molto divertente, una panoramica sulle figure delle più importanti maschere tradizionali. Il testo stesso, che narra di un Arlecchino perduto da piccolo e poi miracolosamente ritrovato, vuole essere, oltre che una divertente storia tutta da raccontare, una grande allegoria sul tempo, che ha messo da parte i vari Brighella, Balanzone, Pantalone a favore dei personaggi televisivi o dei cartoni animati. Nasce così, dalla riscoperta delle nostre radici, dalla rielaborazione per un pubblico moderno, dalla rivisitazione e dalla ricerca questo imperdibile spettacolo fatto di burle, celie, musica e poesia.

Il gatto con gli stivali

È, questo, uno dei testi per l’infanzia più conosciuti e amati che Perrault abbia mai scritto. In esso si ritrovano infatti tutti gli elementi che fanno di una fiaba uno spettacolo indimenticabile: animali parlanti, principesse e orchi si alterneranno sulla scena per dare vita a questa entusiasmante storia che ci mostra come sia sempre possibile trovare dentro di noi, nonostante le avversità della sorte, la volontà, la tenacia e l’intelligenza per riscattarci. La fiaba originale è stata adattata inserendo un simpaticissimo personaggio e i dialoghi vedono spesso il pubblico in veste di interlocutore.